La strategia dell'UcrainaLa schiacciante superiorità militare di Mosca non si traduce in certezza di vittoria. Tra risultati imprevedibili e conseguenze inimmaginabili, il Cremlino ha scatenato forze che non potrà controllare. Una guerra di movimento per definizione sfrutta l’effetto sorpresa, la velocità e la letalità (superiorità militare) per raggiungere gli obiettivi primari. Colpire l’avversario prima ancora che realizzi cosa stia avvenendo, neutralizzando sul nascere la sua ipotetica voglia di reagire. Nel frattempo il vero campo di battaglia è la mente dell’avversario tramite una serie di misure che, oltre alla fase cinetica, cercheranno di assicurare la vittoria psicologica. Da Sun Tzu a Clausewitz, i principali pensatori militari hanno sottolineato l’importanza di demoralizzare il nemico piuttosto che distruggerlo fisicamente. L’operazione militare russa in Ucraina ha come obiettivo quello di decapitare nel più breve tempo possibile la catena di comando avversaria. L’effetto sorpresa è stato azzerato fin da subito grazie alla decisione del Pentagono di condividere i dati dell’intelligence sui movimenti delle truppe russe che si stavano ammassando lungo i confini ucraini fin dallo scorso dicembre. La superiorità militare di Mosca è un dato acclarato (l’obiettivo non è la distruzione su larga scala, ma dare l’impressione che i russi possano neutralizzare qualsiasi target a piacimento e che la resistenza sia vana) mentre lo slancio iniziale continua a perdere intensità. Mosca sperava di conquistare velocemente le parti meridionali e orientali dell’Ucraina, le cui popolazioni potrebbero essere più inclini ad accettare il dominio russo, così da pacificare quelle aree prima che possa formarsi una resistenza praticabile. Diversi osservatori russi hanno pubblicato le loro valutazioni (chiaramente compatibili con le posizioni del Cremlino) sull’operazione in Ucraina. Si legge in una di queste pubblicata su Izvestia: “Il compito più importante è evitare di essere coinvolti in battaglie urbane. L’esperienza della Siria ha dimostrato che, sebbene sia possibile assaltare con successo un grande insediamento difeso da un nemico ostinato, è una operazione proibitiva per tutti i suoi partecipanti e, soprattutto, per le città stesse ed i loro abitanti. Un accerchiamento dell’intero raggruppamento delle Forze armate ucraine sui fianchi dell’intera linea del fronte esistente potrebbe invertire seriamente la situazione. Dopodiché sarà molto più facile convincerli a deporre le armi. Anche se le repubbliche stabiliranno il controllo su entrambe le regioni, l’operazione militare non sarà completata. L’Ucraina avrà risorse materiali e umane serie per continuare la resistenza. Pertanto, al fine di ottenere la fine più incruenta del conflitto per tutte le parti, è importante spezzare il morale del nemico e, soprattutto, la leadership del Paese il prima possibile, dimostrandogli l’inutilità della resistenza e l’utilità di sedersi al tavolo delle trattative”. Sempre secondo tali valutazioni, gli obiettivi strategici primari si sarebbero raggiunti in 5 giorni, entro il primo marzo. Appare chiaro come il tempo giochi un ruolo cruciale, secondo il manuale attualmente utilizzato dai russi, per “spezzare la voglia di combattere”. Il fattore tempo è il principale nemico di Mosca, almeno in questa fase delle operazioni, nel tentativo di ridurre al minimo i combattimenti contro i nemici “attaccati alle loro cinture” (una tattica sperimenta dai vietnamiti contro le truppe americane) che possano, cioè, avvicinarsi e manovrare rapidamente.
Scatenare le forze: il potere del nazionalismo L’esercito russo è in grado di sconfiggere convenzionalmente le Forze armate ucraine,
ma la prospettiva di occupare un paese ostile costituirà una grande
scommessa. Una cosa è avere il vantaggio nella componente materiale
della guerra, un’altra è trasformarlo in successo. Gli ucraini
cercheranno di sfruttare la vulnerabilità della Russia nel dover
condurre una lunga campagna militare con il potenziale rischio di
pesanti perdite, politicamente dannose. In tale ottica, l’approccio ucraino sarà quello di scambiare la terra per il tempo.
Il fattore tempo Quello in Ucraina sarà un conflitto che si prolungherà nel tempo, indipendentemente dal fatto che l’invasione avrà raggiunto gli obiettivi prefissati. I vantaggi militari della Russia rispetto alle forze ucraine diminuiranno man mano che il nemico muterà da esercito organizzato a resistenza decentralizzata e mobile. La vasta popolazione nazionalista ucraina resisterà ampiamente all’incursione attraverso azioni asimmetriche e di guerriglia, bloccando l’esercito invasore in una sorta di conflitto perenne da cui non potrà ritirarsi senza pesanti perdite. Violando i confini ucraini, Putin ha alimentato il ??fervore anti-russo e il nazionalismo nostrano. I social, agendo come moltiplicatori di forze, contribuiranno ad alimentare e tenere vivi tali sentimenti nei confronti degli invasori; immagini e video diffusi senza censura contrasteranno la narrativa ingegnerizzata di Mosca.
Scoraggiare la resistenza, l’esperienza storica indica il risultato opposto Un cambiamento sismico del contesto, come un’invasione, può provocare profonde variazioni nei sentimenti e negli atteggiamenti. L’aggressore tenderà inizialmente a costruire una relativa superiorità sul campo di battaglia. Gradualmente, però, questi vantaggi tenderanno a diminuire man mano che la difesa tattica inizierà ad acquisire esperienza sul campo capovolgendo l’equilibrio delle forze. Se il difensore riuscisse a prolungare la campagna abbastanza a lungo, l’aggressore potrebbe superare quello che Clausewitz chiama il “punto culminante dell’attacco”. L’aggressore sarà il contendente più debole, assediato in un paese ostile. Gli ucraini hanno trascorso gli ultimi otto anni a pianificare la resistenza contro una possibile occupazione russa. Kiev comprese fin da subito che nessuna forza statunitense o Nato sarebbe stata schierata in suo soccorso sul campo di battaglia. Come gli Stati Uniti hanno appreso in Vietnam e Afghanistan, un’insurrezione che ha linee di rifornimento affidabili, ampie riserve di combattenti e rifugi oltre i confini può sostenersi indefinitamente, indebolire la volontà di combattere di un esercito invasore ed esaurire il sostegno politico per l’occupazione in patria. Il livello di supporto militare per l’insurrezione ucraina farebbe sembrare insignificanti al confronto gli sforzi in Afghanistan contro l’Unione Sovietica. La strategia degli ucraini non è respingere l’invasione, ma rendere insostenibile l’occupazione. I movimenti di resistenza possono richiedere anni per maturare, organizzare e raggiungere un ritmo offensivo significativo mentre Mosca eliminerà fin da subito i probabili leader della resistenza. Tuttavia proprio come i mujaheddin hanno gradualmente trasformato l’Afghanistan in un cimitero per le truppe russe, così una forza di resistenza ben armata e supportata potrebbe rendere l’Ucraina un’esperienza mortale per l’esercito di Putin. Il vantaggio tecnologico russo non potrà essere colmato nelle fasi iniziali, ma le insurrezioni si adattano rapidamente, molto più velocemente dei grandi eserciti strutturati che stanno combattendo e nuovi leader, modellati dalle loro prime esperienze avverse, emergeranno. L’agilità della resistenza decentralizzata e mobile acquisirà sempre più vantaggio nel tempo. Gli impegni tattici non sono correlati tra loro nel tempo o nello spazio: saranno le strategie cumulative a schiacciare un avversario nel tempo. È improbabile che un incontro tattico abbia un impatto debilitante sull’avversario, ma molti scontri d’armi su piccola scala possono sommarsi a qualcosa di grande. Combinando unità militari in servizio con veterani di combattimento, riservisti, unità di difesa territoriale e un gran numero di volontari, l’Ucraina può creare decine di migliaia di gruppi piccoli e altamente mobili in grado di attaccare le forze russe. Secondo Clausewitz, “la nebbia deve addensarsi e formare una nuvola oscura e minacciosa da cui un fulmine può colpire in qualsiasi momento”. Tali centri di gravità ombra renderanno impossibile per il Cremlino stabilire qualsiasi tipo di amministrazione sulle aree occupate o garantire le sue linee di rifornimento. A una resistenza crescente aumenterà l’uso indiscriminato della potenza di fuoco nelle aree urbane. Mosca, tentando di rimuovere gli ostacoli tattici, aumenterà la sfiducia di una popolazione politicamente diffidente. Se Mosca non riuscisse a impedire un’insurrezione prolungata, le forze russe potrebbero estendersi – aumentando la loro vulnerabilità e presentando al Cremlino la prospettiva di un sanguinoso fallimento. Mao consigliò all’Armata Rossa di attirare i nemici nelle profondità dell’interno cinese e di condurre un’insurrezione su scala continentale. Se gli esempi della Cecenia e della Siria possono essere una guida, i pianificatori russi probabilmente passeranno dalla promessa di un buon governo all’applicazione di una spietata repressione. L’insurrezione sarà inevitabile. La resistenza ucraina si svolgerà probabilmente in un ambiente complesso e dinamico con operazioni di diverse forze militari e paramilitari. Il supporto militare e politico esterno (o la sua mancanza) avrà un impatto decisivo sull’esito del conflitto. Il popolo ucraino pagherà uno scotto elevatissimo e molti giovani militari russi moriranno fuori dalla loro patria. Putin, in ogni caso, non riuscirà a controllare le forze che lui stesso sta scatenando.
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